Chi siamo

Volare in alto, Pensare in grande per dare più Senso alla nostra Vita

Perché " Il Gabbiano" ?
L'idea nasce nell' agosto del 1993, a conclusione di una esperienza molto significativa e forte con delle persone in difficoltà, il "Soggiorno Sociale" della Caritas, che tutt'ora resta per noi un "punto di riferimento principale".
Il gruppo si costituisce come associazione di fatto nel 1994 (per scelta non iscritta a nessun all'albo di associazioni di volontariato).
Il nome dato all'associazione trae il suo significato dal libro "Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach. Jonathan fa parte dello stormo "buonappetito", uno stormo la cui unica attività è quella di procacciare avidamente cibo per sfamarsi. Jonathan è diverso dagli altri gabbiani, a lui importa poco del cibo; quello che più gli piace è liberarsi nel cielo e sperimentare nuove tecniche di volo, vuole affermare ciò che più ama e non desiste quando per questo viene esiliato dallo stormo presso il quale ritorna per far gustare agli altri la gioia del volo. A lui si avvicinano altri gabbiani ed insieme cercano di vivere una vita diversa, più piena, più libera dai condizionamenti dello stormo.
La società contemporanea può essere ben rappresentata dallo stormo "buonappetito", infatti, l’una come l’altro è, troppo spesso motivata unicamente da fini consumistici e noi, gruppo, cerchiamo, come Jonathan, di contrastare il conformismo dei nostri tempi, quel conformismo che appiattisce l’individuo privandolo della propria identità.

Come realizzare tutto questo?
Il gabbiano Jonathan Livingston ci propone un itinerario ideale non facile, ma sicuramente entusiasmante. Jonathan ci invita, con il suo esempio, alla crescita personale da realizzarsi mediante il confronto con le esperienze quotidiane alla scoperta delle propensioni naturali e delle potenzialità di ognuno.
Questa crescita presuppone entusiasmo, umiltà e perseveranza ma conduce sicuramente alla libertà di esprimere se stessi, che sicuramente, è resa più facile dalla presenza di un gruppo di persone amiche con cui confrontare idee ed opinioni, con cui condividere interessi ed esperienze. Dobbiamo porci, in amicizia, accanto agli ultimi, per compiere un percorso comune di liberazione da tutti quei condizionamenti materiali ed immateriali che limitano i comportamenti dell’uomo, quindi siamo chiamati ad un’amicizia feconda e la nostra formazione è finalizzata proprio all’acquisizione di quelle competenze necessarie affinché la nostra amicizia nei confronti degli ultimi sia costruttiva.
Tutto questo comporta non solo un impegno personale, ma implica un impegno a livello sociale e politico volto alla sensibilizzazione della società civile.
In sintesi la nostra idea di gruppo può essere così sintetizzata:

  • Obiettivo: divenire soggetto comunitario di sensibilizzazione e formazione al volontariato sul territorio con specifica attenzione al mondo giovanile.
  • Disponibilità necessarie: autoformazione mediante il servizio concreto e lo studio; realizzazione di forme di vita comunitaria e di condivisione per una maturazione personale e di gruppo; coinvolgimento paritario di nuovi amici, ponendo continuamente in discussione l’assetto del gruppo; collegamento con altre realtà di volontariato presenti sul territorio.
  • Servizio: a piccoli gruppi, secondo le proprie vocazioni, per almeno due ore la settimana, in esperienze significative, presso strutture organizzate o sul territorio;
  • Formazione: per tutti, ogni venerdì, alternando temi motivazionali, di attualità e di confronto delle esperienze personali nei servizi, con altri culturali e
    tecnici.